Scroll Top
Tutte le novità del gruppo Marella
News & Eventi

Progettare la casa per creare spazi architettonici corretti per il proprio comfort abitativo e uno sguardo allo smart working

Oggi più che mai chi si occupa della progettazione di abitazioni deve tenere presente una serie di variabili imprescindibili. Si tratta di fattori e parametri che influenzano la vivibilità di una casa, e garantiscono a chi la occuperà comfort abitativo, serenità e il giusto apporto di energia positiva. Lo studio e la ricerca costante di questi parametri è così importante da trasformare la progettazione di ogni edificio in un vero laboratorio del benessere.

L’approccio di progettisti impegnati nello studio delle nuove case deve essere consapevole di scelte costruttive sempre accurate e finalizzate a mantenere quei delicati equilibri che permettono a chi abita una casa di percepirne gli ambienti interni in modo benefico e rassicurante. Per ottenere questa percezione sarà necessario che i materiali utilizzati nella costruzione si integrino perfettamente con il design e con i processi costruttivi, realizzando spazi architettonici che vedano nel comfort abitativo il loro fine ultimo.

Quali sono i parametri che una casa moderna deve rispettare per garantire il benessere di chi l’abiterà?

I parametri da considerare in fase di progettazione per assicurare il benessere abitativo riguardano in prevalenza tutti quegli aspetti sensoriali e percettivi che influiscono sul benessere psicofisico di chi abita una casa. Parliamo di elementi squisitamente qualitativi, come la vista verso l’esterno di cui l’abitazione gode, il panorama, e altri fisiologici, che richiedono misurazioni e rilievi accurati, come l’aspetto igrometrico (percezione dell’umidità atmosferica), quello acustico (quanti decibel si rilevano all’interno della casa) e la qualità dell’aria, sia nella sua temperatura, sia nella pulizia (rilevazione della presenza di V.O.C. composti organici volatili). È ormai assodato che questi elementi influiscono sul benessere e il rendimento degli abitanti della casa. Li riassumiamo qui in modo schematico:
Aspetti termoigrometrici (temperatura, umidità e velocità dell’aria, anche in relazione alle caratteristiche personali, alle esigenze e all’abbigliamento degli abitanti della casa);
Aspetti biofisici (qualità dell’aria, presenza di V.O.C., ma anche di eventuali campi elettromagnetici);
Aspetti acustici (misurazione dei rumori generati dagli impianti presenti in casa, oltre che da attività interne o esterne all’abitazione);
Aspetti ottici (misurazione della luce naturale, organizzazione della luce artificiale)
Tutto nasce dunque dall’analisi del luogo in cui l’abitazione sorge o sorgerà, dalla comprensione da parte dell’architetto di come sfruttare le risorse naturali già presenti, l’orientamento rispetto al sole, le correnti prevalenti. Tutto questo per creare una casa sostenibile e georeferenziata, in armonia con l’ambiente che l’accoglie e capace di trasmettere a chi l’abiterà energia positiva e benessere in ogni circostanza.

Smart working e comfort living possono coesistere?

A maggior ragione questi parametri assumono importanza nell’ottica di una nuova generazione di abitatori-lavoratori, che, con lo smart working, devono recuperare la loro dimensione lavorativa anche all’interno della propria casa. Soprattutto per garantire il loro benessere e la loro massima produttività, chi progetta spazi abitativi dovrà ottimizzare quegli aspetti così preziosi, importanti per pianificare un’architettura all’insegna della sostenibilità e del comfort living. Lo smart working richiede una sostanziale riorganizzazione della dimensione domestica, per ottenere all’interno dello spazio abitativo un’ambiente di lavoro funzionale e comodo. In particolare occorrerà prestare attenzione alla giusta illuminazione, sia per ottimizzare le videocall, ma soprattutto per evitare l’affaticamento visivo, e predisporre la presenza di postazioni confortevoli, che garantiscano una postura corretta e un’agilità di movimento e gestione degli strumenti di lavoro. Oltre che versatile ed efficacie sul piano pratico, come ogni altra zona della casa anche la postazione dello smart working dovrà essere concepita per trasmettere emozioni positive, in modo da rendere l’esperienza di lavoro più piacevole e serena. Via libera dunque a piante, quadri, foto, a colori che trasmettano energia positiva che ci diano la carica, e a tutto quello che può migliorare umore e concentrazione.